Non c'è pace per il browser più utilizzato al mondo, Internet Explorer: dopo l'intervento dell'antitrust dell'Unione Europea che ha messo fine al monopolio di Internet Explorer nei computer all'interno dei propri confini, obbligando di fatto Microsoft ad inserire nei propri sistemi operativi un ballot screen che dà la possibilità all'utente di scegliere quale brower utilizzare sul proprio computer (e che come conseguenza ha avuto quella di inasprire la competizione tra i fornitori di strumenti per la navigazione sul web), un altro duro colpo è stato inferto al celebre browser.
Internet Explorer - il No di Francia e Germania
In seguito ai recenti attacchi da parte di hacker, verificatisi contro gli account GMAIL di attivisti cinesi, la Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik (BSI), agenzia governativa tedesca per la sicurezza informatica, e la CERTA: Centre d'Expertise Gouvernemental de Réponse et de Traitement des Attaques informatiques, agenzia governativa francese contro gli attacchi informatici, hanno consigliato agli utenti di abbandonare Internet Explorer, in ogni sua versione, per passare a browsers di navigazione più sicuri.
Perché dietro a questi attacchi provenienti dalla Cina, che oltre a colpire Google ed il servizio GMail hanno fatto bersaglio di attacchi anche una trentina di altre aziende, ci sarebbe una falla che rende vulnerabile il web browser di Microsoft.
In tutta risposta, la corporation di Silicon Valley ha diramato un comunicato nel quale afferma che gli attacchi sono stati perpetrati tramite versioni vecchie di Internet Explorer, in particolare la 6.0, e che la versione 8.0 rappresenta la massima sicurezza nel campo della navigazione in Internet. Inoltre sottolinea i rischi collegati all'abbandono di Explorer in favore di altri browsers considerati ancor meno sicuri. Ed infine invita gli utenti ad aggiornare frequentemente il browser e a minimizzare i rischi navigando seguendo i consigli contenuti nel Security Advisory.
Tutto ciò non è bastato a convincere gli esperti delle due agenzie governative che, nonostante riconoscano gli elevati standard di sicurezza che accompagnano Internet Explorer 8.0, per il momento non recedono dalla loro posizione. Inoltre, a far calare ulteriori sospetti, c'è l'iniziativa di Microsoft di creare una patch apposita. Iniziativa che mette in guardia sulla reale gravità del problema.Per quello che ci riguarda, pur non entrando nel merito della diatriba, vi rimandiamo alla nostra Guida Browser sperando che possa esservi d'aiuto per chiarire i vostri dubbi, sempre che ancora ne abbiate...