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Core Web Vitals: come ottimizzarli

I Core Web Vitals sono dei fattori individuati da Google che servono a definire la qualità di una pagina di un sito web dal punto di vista della user experience. Attraverso questi fattori, si supera il concetto di tempo per il caricamento di una pagina online e si entra in un’ottica che comprende la qualità del contenuto.

Un sito web, per Google, deve essere veloce e deve tenere conto di tanti aspetti differenti come l’interazione di tutti gli elementi che formano una pagina web, il layout, la tipologia di contenuti, le tipologie di interazioni da poter svolgere e così via.

Attraverso i Core Web Vitals, i programmatori e gli esperti del settore misurano la qualità dell’esperienza utente su uno specifico sito e hanno l’opportunità di migliorare costantemente la qualità della navigazione all’interno delle pagine web, rendendola più utile e piacevole al tempo stesso. È necessario affidarsi ad esperti del settore, come aritmetika, per ottimizzare nel modo migliore la Core Web Vitals e raggiungere in poco tempo delle migliori indicizzazioni.

Identificare i Core Web Vitals: quali sono

Quando bisogna approfondire i Core Web Vitals per l’ottimizzazione di un sito web, le metriche a cui prestare particolare attenzione sono:

  • Largest Contentful Paint (LCP);
  • First Input Delay (FID)
  • Cumulative Layout Shift (CLS)

Il Largest Contentful Paint è un fattore che incide sul tempo di upload dell’elemento più pesante e impegnativo visibile all’utente. Questo fattore misura, quindi, le prestazioni di caricamento di una pagina web che dovrebbe rientrare nei 2,5 secondi.

Le cause che rallentano il caricamento di una pagina possono essere: le risorse CSS e JavaScript che bloccano il caricamento, le risorse non ottimizzate, un server di scarsa qualità e così via.

Il First Input Delay è una metrica che rappresenta il ritardo registrato tra l’interazione dell’utente con un elemento e la risposta all’interazione (es: click sul link). Se questo ritardo è inferiore ai 100 millisecondi, l’esperienza utente può essere ritenuta buona.

Il Cumulative Layout Shift, infine, è una metrica che analizza l’eventuale spostamento di elementi della pagina che possono manifestarsi dopo il caricamento del documento web. Un esempio è il banner pubblicitario che, nel momento in cui l’utente sta per chiuderlo, si sposta all’improvviso verso l’alto.


Come misurare i Core Web Vitals

Per misurare i Core Web Vitals è possibile affidarsi a professionisti esperti di ottimizzazione dei siti web e utilizzare degli appositi strumenti volti ad analizzare tutti i fattori e ottimizzare tutti i punti elencati nel paragrafo precedente.

I classici strumenti di misurazione di un sito web non bastano, è necessario affidarsi a strumenti più precisi e in grado di offrire dati affidabili, come il Pagespeed Insight di Google che è in grado di studiare ogni minimo dettaglio di una pagina web, di registrare le prestazioni e fornire un quadro dettagliato dell’esperienza utente.

La suite di Google offre tanti strumenti differenti per l’ottimizzazione delle pagine web e, in particolare, dell’esperienza utente. Ad affiancare Pagespeed Insight troviamo anche Google Lighthouse, Google UV Report e Crome DevTools.