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In Inghilterra nel mirino Facebook e il test sulle emozioni

Gli esperimenti condotti da Facebook sulla manipolazione delle emozioni degli utenti ha scatenato un putiferio Oltremanica. L'Information Commissioner's Office (ICO) in Gran bretannia, l'equivalente del nostro Garante della Privacy, ha fatto partire un'indagine per capire se c'è stata manipolazione dei dati personali degli iscritti. E' stata ipotizzata una multa per 500.000 sterline (all'incirca 800.000 dollari) per il colosso dei Social Network dall'eminente Financial Times.

Ricerca Facebook - Obiettivi e considerazioni

L'obiettivo prefissato era la dimostrazione della nostra influenza sulle pubblicazioni dei nostri amici e viceversa. L'azienda di Mark Zuckemberg tramite una ricerca coordinata da Adam Kramer (componente del Data science team) si è proposta di verificare in quale misura le emozioni espresse dai nostri amici influenzino il tenore dei nostri post e di riflesso i nostri stessi stati d'animo.

La ricerca è stata effettuata su un campione di 700.000 utenti (un numero considerevole) nel corso del 2012 ed ha naturalmente provocato grandi polemiche tra i social surfers che hanno preso grande visibilità tra i media Inglesi e che ora stanno trovando spazio anche sui maggiori portali di informazione europei e statunitensi. 

La domanda che viene da porsi è se davvero qualcuno avesse creduto che i nostri dati affidati a Facebook fossero privi di qualsiasi tipo di controllo o se invece il timore sia quello della manipolazione degli stessi ai fini di ricerca. Nel secondo caso ci troveremmo di fronte ad una grave "intromissione" da parte del social nei nostri rapporti sociali che porterebbe ad un'inevitabile riflessione sull'utilizzo di questo strumento come principale mezzo di comunicazione verso i nostri più intimi contatti.