Anche il social network targato Mountain View si è lanciato nella sfida del riconoscimento facciale, introducendo una nuova funzionalità nel proprio servizio di archiviazione fotografica. Prende il nome di Find My Face e si basa sullo stesso principio di riconoscimento facciale della piattaforma di Mark Zuckenberg, ma non è certo la stessa. Similmente alla funzione di Facebook, anche Google+ diventa in grado di suggerire automaticamente i nominativi delle persone ritratte nelle foto paragonando ogni singolo volto con quelli che già sono stati precedentemente taggati.
Riconoscimento facciale Google+ - Find My Face
Da Mountain View mettono subito le mani in avanti annunciando che nn si tratta di una funzione di riconoscimento facciale che si attiva automaticamente ma necessità del consenso degli utenti. Finf My Face permette di contrassegnare le foto caricate sul social network con i nomi dei propri amici e contatti. Attraverso questa opzione puoi taggare amici e parenti che riceveranno una notifica e a quel punto potranno decidere di eliminare il tag o lasciarlo così com'è disponibile al resto della rete.
La funzione consente quindi il tag automatico degli utenti per favorire il riconoscimento degli amici, ma al contempo dà piena consapevolezza e capacità di decisione circa tutto quello che riguarda le proprie foto caricate da terzi.Il sistema prevede la necessità di attivare l'opzione di riconoscimento facciale Find My Face solo per chi decide di contrassegnare le foto con i nome degli amici, chi invece non accede al serivzio e viene taggato riceverà sempre una notifica con le due opzione disponibili: accettare o eliminare.
Find My Face è stato progettato con la logica dell' opt-out: nel momento in cui si sceglie di aderire al progetto, in automatico tutti i tag saranno consentiti. Se non si aderisce, invece, l'algoritmo del social network ignorerà il riconoscimento facciale e non attiverà il tag automatico che ricollega la foto con l'utente identificato nell'immagine.In questo modo Google+ si mette al sicuro da qualsiasi accusa di violazione della privacy: spetterà infatti all'utente decidere per sè e per i propri amici se aderire al riconoscimento facciale di Find My Face.
Google+ prende le dovute distanze anche dal diretto concorrente Facebook che durante l'estate aveva attivato di default, senza avvisare gli utenti, la funzione di riconoscimento facciale per gli iscritti.Alla base dell'idea c'è la convinzione che le reti sociali proprio perchè sovraffollate debbano essere trasparenti per quelle azioni che coinvolgono più di un utente.
Proprio per questo sarà possibile taggare nelle foto caricate su Google+ persone che fanno già parte delle proprie cerchie, di un sottogruppo o di individui contattati via email attraverso una conversazione su Gmail.I recenti problemi di privacy che hanno visto Facebook protagonista hanno suggerito un cambio di rotta anche per Google. Pensate che alcuni dirigenti della società hanno ammesso di aver pensato a suo tempo di implementare il riconoscimento facciale su Google+ con la ricerca di Google Goggles, consentendo così agli utenti di scattare una foto a chiunque e ricercarla poi sul web. Sarebbe decisamente una tecnologia avanzata ma anche un colpo basso a chi pretende meno innovazione e più privacy.