Quante volte vi capita di voler riprendere un particolare momento ma non avete una telecamera a portata di mano oppure nei pochi istanti utili per tirar fuori dalla tasca il cellulare il momento è già svanito? La Sony propone un ottimo mezzo per cogliere l’attimo in un batter d’occhio: lenti a contatto con telecamera incorporata.
Le lenti a contatto si azionano in un batter d'occhio (non è un modo di dire!) riuscendo a distinguere se il battito è naturale oppure volontario. Infatti se la durata del batter d'occhio supera il solito intervallo di tempo per un naturale battito, che è intorno ai 0,2 e i 0,4 secondi, le lenti avviano o terminano la registrazione.
La Sony brevetta queste intelligenti lenti come già hanno fatto i grandi colossi della tecnologia, Google e Samsung. Ma, mentre le lenti di Google sono state create essenzialmente a scopo medico per determinare i livelli di glucosio nel sangue, quelle della Samsung e della Sony sono state progettate per registrare filmati. Potremmo, quindi, pensare che la Sony abbia teso un colpo basso alla Samsung rubandole l'idea ma in realtà le lenti della Sony hanno un meccanismo di immagazzinamento interno molto diverso da quelle della Samsung, infatti, con le lenti a contatto del colosso coreano, il filmato viene inviato direttamente a uno strumento di immagazzinamento esterno, ad esempio uno smartphone. Invece, il brevetto della Sony descrive una tecnologia che permette di registrare ogni cosa direttamente nelle lenti per velocizzare e facilitare l'accesso ai video.
Le lenti contengono dei minuscoli sensori piezoelettrici che misurano le variazioni di pressione, accelerazione, temperatura e le convertono in cariche elettriche, rilevando quindi i movimenti dell'occhio umano e avviando la registrazione. Per incrementare la potenza le lenti usano un semplice processo conosciuto come induzione elettromagnetica, ossia un conduttore viene forzato attraverso un campo magnetico a indurre una debole corrente elettrica. Oltre a questo le lenti correggono l'inclinazione dell'asse oculare e applicano l'autofocus per ottenere immagini nitide evitando la sfocatura causata dal movimento dei bulbi oculari.
Tuttavia, per ora, le lenti di Google, della Samsung e della Sony sono solo brevetti che probabilmente molto presto saranno a portata di mano, anzi a portata d'occhio, considerando l'elevata velocità con cui le tecnologie diventano obsolete perché sostituite da altre più sofisticate e all'avanguardia. Il futuro è ora! Ma è quello che vogliamo? Vogliamo davvero vendere la nostra privacy in nome del progresso? Sarà il tempo a dircelo...